E’ stata archiviata la querela di Matteo Salvini contro Ilaria Cucchi. Riconosciuto l’esercizio di diritto di critica.
ROMA – E’ stata archiviata la querela presentata da Matteo Salvini contro Ilaria Cucchi. Il leader della Lega aveva citato in giudizio la sorella di Stefano per l’espressione “sciacallo”.
Il gip di Milano, però, ha accettato la richiesta della Procura e disposto l’archiviazione della vicenda. Nessuna condanna e processo nei confronti dei Ilaria Cucchi.
Le motivazioni
La sentenza è stata accompagnata dalle motivazioni del gip. “Le esternazioni di Ilaria Cucchi – si legge nella nota del giudice, riportata da La Repubblica – si inseriscono in una oltremodo dolorosa vicenda giudiziaria che è diventata di interesse pubblico per il coinvolgimento di uomini appartenenti alle istituzioni e che ha suscitato dibattiti accesi anche nel mondo politico […]“.
“Di fronte alle frasi del senatore Salvini – ha aggiunto il gip – avvertite come non rispettose di quello che era stato l’accertamento processuale, le esternazioni di Ilaria Cucchi appaiono sì forti e astrattamente offensive, ma funzionali, nell’acceso dibattito, a reagire quella che è stata percepita come una indebita inconferente associazione del caso Cucchi alla problematica generale della droga“. Riconosciuto, quindi, l’esercizio del diritto di critica.
Il processo a Napoli contro i 99 Posse
Non solo Ilaria Cucchi, a Napoli è iniziato il processo contro i 99 Posse. In Tribunale l’ex minisro è apparso come persona offesa della querela per diffamazione presentata nei confronti della band napoletana. La vicenda risale al 2015 quando il leader della Lega si è sentito diffamato dalle frasi di un video.
“Era una delle prime manifestazioni che organizzammo a Roma – ha detto Salvini in aula – in un clima abbastanza caldo che l’intervento degli imputati surriscaldò ulteriormente. Quando si parla di calci nel sedere, di razzismo, di Salvini che non ha diritto di non andare in una città, dal mio punto di vista non è una critica politica”.